4 XXXXXXX Falling in love with Alto Adige Recessione, accentuazione delle differenze sociali, divisione della società in no-vax e pro-vax, nuove forme di lavoro e di vita e, non da ultimo, un nuovo modo di viaggiare. La pandemia ha lasciato tracce evidenti anche se sembra ormai lontana. Va detto però che ad influenzare le scelte di viaggio, oltre al Covid, ci sono anche i disagi legati al cambiamento climatico.
AKTUELL Giugno 2023 5 Foto © IDM Alto Adige, Tobias Kaser L 'Italia è da sempre la meta preferita degli italiani. Spiaggia, mare e il dolce far niente, oltre ai soggiorni nelle grandi città europee, sono da sempre le destinazioni più gettonate. La prospettiva di un'altra estate all’insegna di un caldo insopportabile però fa venire voglia di montagna e apre l’orizzonte verso nord. In Alto Adige si trovano sia la frescura del clima alpino che la garanzia del sole, il tutto calato in un ambiente che ha dalla sua anche un non so che di mediterraneo. Il classico turista “montanaro” degli anni '70 e '80 esiste ancora: ospite abituale sempre della stessa pensione, affezionato alla stessa piccola Gasthaus, come usano dire a nord di Salorno, con una fame insaziabile di cime da inanellare a ripetizione. Nel frattempo però l'offerta turistica di questa piccola provincia dell’estremo nord-est italiano, affascinante e caratterizzata dalla coesistenza di due culture, quella tedesca e quella italiana, si è da tempo emancipata e aperta a 360 gradi. A garantire una vacanza superlativa ci sono 300 giorni di sole all'anno in un clima influenzato sia dal fresco d’alta quota che dall’aria mite del sud, e poi pascoli alpini, tradizione montanara e una cucina che vive del sapiente mix di dieta mediterranea e ricette della tradizione austriaca, una cultura vibrante, un paesaggio unico con valli idilliache, colline coperte di vigne a fare da contrasto al profilo pallido delle Dolomiti – dichiarate Patrimonio Unesco –, i limpidi laghi di montagna e città piene di vita, infine un settore turistico che soddisfa le più svariate esigenze. Cultura e sport, natura e benessere, shopping e gastronomia, alpinismo e relax allo stato puro. C’è spazio per tutti: per chi è esigente e “sostenibile”, per coppie e famiglie, per chi si sente ancora giovane. Per persone attive e per chi è alla ricerca di relax. L'Alto Adige vale sempre un viaggio e, per molti, più di uno. Dopo la pandemia molti italiani hanno scoperto l’Alto Adige Cercare le due valigione in cantina, fare i bagagli senza perdere d’occhio la bilancia. “Troppo pesante”, togliere qualcosa e pesare di nuovo. Organizzare lo shuttle per l’aeroporto, rifornire la farmacia da viaggio, cambiare un minimo di denaro, just in case. Susanna pensa a quanto tutto questo sia stato sempre faticoso, oggi invece si rilassa. Le piace arrivare in auto in Alto Adige. Cambiare il paesaggio e l'orizzonte. Chilometro dopo chilometro. Lasciata alle spalle la Pianura Padana con il suo caldo soffocante, da Verona in poi cambia tutto. A destra e a sinistra dell'autostrada i crinali si protendono verso il cielo, che passa da un grigio-blu pallido ad un azzurro intenso, punteggiato da nuvolette bianche. Se tre anni fa qualcuno avesse detto a lei e a suo marito che sarebbero andati in vacanza in Alto Adige, avrebbe semplicemente scosso la testa. Mai. Invece sì, e più di una volta! Alto Adige – Südtirol, mon amour. Questo anche perché dopo il Covid destinazioni come Thailandia, Florida o Sudafrica erano diventate tabù. Adesso però non l’attirano neanche più. Almeno per il momento. È la terza volta che lei e il suo compagno fanno rotta verso il Brennero. Dopo Merano e la Val Pusteria, questa volta hanno scelto la Val Passiria. La seconda vacanza estiva dopo aver passato la settimana
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