Aufrufe
vor 5 Monaten

Magazine Südtirol Il sole 24ore 2023

  • Text
  • Plan de corones
  • Bike
  • Bici
  • Schlutzkrapfen
  • Renon
  • Val venosta
  • Chiusa
  • Val pusteria
  • Alto adige
  • Südtirol
  • Fallinginlove
  • Dolomiti
  • Famiglia
  • Benessere
  • Bolzano
  • Vacanza
  • Merano
  • Montagna
  • Alto
  • Foto

22 Giugno

22 Giugno 2023 ESTATE IN MONTAGNA Foto © IDM Alto Adige, Daniel Geiger magnifica. Sul versante soleggiato del Renon si trovano diversi accoglienti villaggi. Per gli abitanti di Bolzano, il Renon è, in un certo senso, la loro montagna locale. In passato, i cittadini ricchi vi si rifugiavano per sfuggire al caldo della città, proprio perché lassù le estati sono fresche, molto più fresche che a valle. Vi salivano con la ferrovia a scartamento ridotto, che da allora è stata sostituita da una comoda funivia che parte dal centro di Bolzano. Ma una parte del patrimonio storico è stata conservata, perché quando si arriva a destinazione, a Soprabolzano, si può salire sulla "Rittner Bahnl" (Ferrovia del Renon). Questa ferrovia a scartamento ridotto è l’ultima del suo genere in Alto Adige. Dispone di bellissime automotrici storiche e di alcune più moderne. In ogni caso, il viaggio è ripagato, anche solo per la vista mozzafiato sulle Dolomiti lungo il percorso. Un’altra attrazione del Renon sono, ad esempio, le piramidi di terra nei pressi di Soprabolzano, Longomoso e Auna di Sotto. Si tratta di torri di arenaria con un "tetto di pietra" creato dall’erosione. Merita una visita anche il Museo delle api, vicino Costalovara, che illustra l’apicoltura in Alto Adige. A proposito, Costalovara è raggiungibile con la Ferrovia del Renon. Escursioni e passeggiate Come il Monzoccolo, il Renon è un paradiso per gli escursionisti che vogliono godersi la natura con tutti i sensi. Il Renon è diventato una meta popolare anche per gli amanti della mountain bike e dell’e-bike. Tuttavia, è vietato andare in bicicletta sui sentieri più stretti. Il punto più fresco e panoramico in estate è il Corno del Renon. Una funivia conduce dalla frazione di Pemmern alla Punta Lago Nero, dove inizia il bellissimo sentiero panoramico circolare, adatto ai passeggini e percorribile in circa 45 minuti. Ci sono anche tour più lunghi, uno dei quali conduce alla vetta con una vista panoramica mozzafiato. È interessante notare che sul Renon ci sono anche passeggiate sul modello della città termale di Merano. Una di queste, quella che va da Collalbo a Soprabolzano, porta addirittura il nome di Sigmund Freud. Più breve è invece la "Passeggiata Fenn" a Collalbo, mentre la "Passeggiata Villeggiatura" parte dalla stazione a monte della funivia e conduce a Santa Maria Assunta.

Inserzione pubblicitaria 23 Foto © IDM Südtirol Harald Wisthaler Un’estate di diversità uniche Residenza vescovile attorno al 550, stazione doganale nel 1027 e già allora punto d’incontro tra il mondo latino e quello germanico. Tra il 1350 e il 1550 la città di Chiusa si adorna poi di ciò che le consente oggi di far parte della cerchia esclusiva dei borghi più belli d’Italia: edifici ricchi di elementi decorativi ed erker, dimore dei tanti commercianti e artigiani divenuti benestanti grazie allo sfruttamento delle miniere e ai commerci lungo la Val d’Isarco. Nel Seicento la fondazione del monastero di Sabiona e della chiesa dei Cappuccini. Nell’Ottocento città d’artisti e oggi, grazie alla sua posizione strategica, Chiusa si presenta come la località perfetta per vivere l’estate e l’autunno in tutte le sfumature possibili, oltre a essere il punto di partenza ideale per esplorare le bellezze dell’Alto Adige e trascorrere delle vacanze indimenticabili tra cime, boschi e borghi pittoreschi. Piacevoli passeggiate attraverso prati e boschi, escursioni in alta montagna, i piatti tipici della cucina altoatesina; sono questi gli ingredienti giusti da mettere insieme e da mixare per un’estate indimenticabile a Chiusa e nei paesi limitrofi: Barbiano, Velturno e Villandro, raggiungibili a piedi, in bici, in macchina o anche con i mezzi pubblici. A seconda dei gusti qui si può passare una vacanza all’insegna del relax passeggiando su pendii dolci e soleggiati, punteggiati di vigneti e castagneti, boschi di larici e pascoli, o scoprendo a piedi un ambiente alpino vario e unico affrontando ogni giorno nuove sfide. Nelle immediate vicinanze di Chiusa si trova l’Alpe di Villandro, uno degli alpeggi più grandi e più belli d’Europa, che si estende ai piedi del monte di Villandro, la cima più meridionale della cresta orientale delle Alpi Sarentine, i cui tanti sentieri attraversano tra i 1.700 e i 2.500 metri torbiere e malghe Foto © Thomas Rötting passando per laghetti, ruscelli e acquitrini, chiesette e baite, dove è difficile non fermarsi per godersi un buon piatto di canederli, dello speck o farsi tentare da una frittata dolce dal nome Kaiserschmarrn. Lungo il Sentiero Pino Mugo si può visitare poi una distilleria e scoprire gli effetti benefici di essenze dall’aroma intenso. A passeggio tra i pendii della Valle d’Isarco Più in basso corre il Sentiero del Castagno, che collega Velturno e Barbiano attraversando bellissimi boschi di latifoglie e castagni secolari che d’estate regalano frescura, mentre d’autunno si colorano di una sinfonia di rosso, oro, giallo. Questi paesi contano migliaia di castagni e sono considerati la patria del famoso “Törggelen”. Nel periodo del vino nuovo, infatti, i vecchi masi lungo questo sentiero si trasformano in Buschenschank, ovvero punti di ristoro, aprendo le loro Stuben a questa antica tradizione alpina. Vengono preparati deliziosi piatti contadini realizzati con prodotti a “chilometro zero” e come gran finale vengono servite, come da tradizione, le caldarroste. Da Colma, frazione di Barbiano partiva l’antica strada degli imperatori che portava a Bolzano. Barbiano, è il punto di partenza per una gita a Tre Chiese, un insieme architettonico unico in Alto Adige, con le chiesette di Santa Gertrude, San Nicola e Santa Maddalena - costruite tra il XII e XV secolo – unite tra loro da un tetto fatto di scandole in legno. Per gli appassionati di vino, non può mancare una visita nelle numerose cantine del territorio tra Novacella e Chiusa. L’area vinicola più settentrionale dell’Italia sorprende per i suoi vini bianchi aromatici e pluripremiati. Ogni anno l’ultimo fine settimana di maggio, Chiusa ospita nei suoi suggestivi vicoli medioevali Sabiona, il Festival del Vino Bianco Valle Isarco. Chi ha apprezzato questo piccolo angolo di paradiso in estate o autunno non potrà non tornare anche d’inverno, coprendo come questo paesaggio possa trasformarsi e nascondersi sotto una coltre di neve, per offrire agli appassionati di sport invernali fantastiche opportunità. Ma questa è un’altra storia… Società Cooperativa Turistica Chiusa, Barbiano, Velturno e Villandro Piazza Mercato 1 | 39043 Chiusa tel 0472 847 424 info@klausen.it | www.klausen.it

© 2017 Weinbergweg 7 | 39100 Bozen | MwSt.-Nr.: IT00853870210 | Tel. 0471 081 561 | Fax 0471 081 569 | info@mediaradius.it