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Alta Qualità II - Economia 2013

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d.s.: Manuela Defant,

d.s.: Manuela Defant, Hannes Loacker, 38 11/2013 attualità themenbereich Manuel Steger, 11/2013 Ulrich Stofner, 39 Thomas Widmann, Nadia Bertani, Dietmar Kaneppele, Petra Seppi CasaClima Awards 2013 A Castel Mareccio la cerimonia di consegna dei premi per i migliori edifici CasaClima. Un numeroso pubblico ha partecipato venerdì 6 settembre 2013 alla cerimonia di consegna dei CasaClima Awards tenutasi quest’anno presso Castel Mareccio a Bolzano. Cinque i progetti selezionati dalla giuria per l’ambito cubo e tre quelli segnalati per un premio di riconoscimento. Come già successo negli ultimi anni anche quest’anno fra i progetti vincitori sono presenti sia nuove costruzioni sia edifici risanati. In comune l’applicazione esemplare dei criteri di efficienza energetica e di sostenibilità richiesti dalle certificazioni di qualità CasaClima. I progetti vincitori sono dislocati su tutto il territorio nazionale, a dimostrazione che lo standard CasaClima è ormai un riferimento non solo per le costruzioni in aree alpine ma anche per l’edilizia delle aree più calde del paese. Villa di Gioia, Bisceglie (BT) Nuova costruzione in classe CasaClima Gold +: indice termico 7,88 kWh/m²a Giudizio della giuria: Residenza unifamiliare mediterranea che rispetta le regole dell’efficienza energetica con scelte progettuali attente alla sostenibilità dei materiali. Quartiere “Le Albere”, Trento Nuova costruzione in classe CasaClima B: indice termico 30,68 kWh/m²a uffici, 44,22 kWh/m²a residenze Giudizio della giuria: La riqualificazione di un’area industriale dismessa porta alla nascita di un quartiere moderno dall’elevata qualità architettonica e a basso consumo energetico: un passato che è diventato futuro. Hotel Gitschberg, Maranza Casa Oberhuber, Bressanone Convitto Bachmann, Tarvisio (UD) Nuova costruzione in classe CasaClima Gold: indice termico 10,00 kWh/m²a Giudizio della giuria: L’ente pubblico dà il buon esempio deliberando che tutti i suoi nuovi edifici vengano realizzati in classe A CasaClima; obiettivo superato con il Convitto “I. Bachmann”, un’opera funzionale di edilizia scolastica in classe Gold. Casa Oberhuber, Bressanone (BZ) Risanamento in classe CasaClima B: indice termico 49,53 kWh/m²a Giudizio della giuria: Un risanamento attento alla conservazione dell’immagine architettonica e della materia dell’edificio storico, ma soprattutto al comfort termico e all’efficienza energetica. Casa Robiglio, Torino Risanamento in classe CasaClima A: indice termico 26,01 kWh/m²a Giudizio della giuria: Un esempio di trasformazione di un edificio storico industriale in spazio di abitazione confortevole e moderno, energeticamente efficiente e con elementi tecnologici ed architettonici innovativi. Premio di Riconoscimento Hotel Gitschberg (Maranza, BZ) – ClimaHotel Committente: fam. Peintner Progettisti: Architekten Folie & Schorn Energieberatung: Studio Energytech Kohlerhaus (San Candido, BZ) – CasaClima B - Risanamento Committente: Kohlerhaus GmbH Progettista: Arch. Hansjörg Plattner Lignoalp (Bressanone, BZ) – CasaClima Work&Life Committente: Lignoalp Srl Progettisti: Modus Architects Energieberatung: Studio Energytech Ottimo andamento per gli insediamenti in Alto Adige L’insediamento di aziende è un settore molto attivo e dinamico: solo nel 2013 ventisette nuove attività si sono stabilite in Alto Adige, e questo nonostante la difficile situazione economica e le condizioni generali piuttosto sfavorevoli a livello statale. L’agenzia per la promozione territoriale Business Location Südtirol (BLS) dalla sua fondazione ha complessivamente assistito con successo 102 aziende nel loro processo di insediamento: 39 imprese altoatesine e 63 provenienti da fuori provincia e dall’estero hanno scelto di investire in Alto Adige. Il direttore della BLS Ulrich Stofner spiega poi la strategia alla base degli insediamenti, basata su tre pilastri: “Il nostro obiettivo più alto è quello di garantire le condizioni affinché l’Alto Adige rimanga una location attrattiva dal punto di vista economico, per poter offrire alle aziende altoatesine sempre maggiori possibilità di sviluppo”. Su questo la BLS ha deciso di puntare con forza. Il secondo punto sta nella promozione della “Cooperazione Nord-Sud”, per rafforzare – attraverso impulsi provenienti dall’esterno – le attività altoatesine e per sviluppare sempre di più la funzione dell’Alto Adige come ponte tra l’Italia, la Germania, l’Austria e la Svizzera. Il terzo punto cardine della strategia è quello di reclutare aziende provenienti dal resto d’Italia e dall’estero, per estendere e rafforzare maggiormente il ruolo di leadership dell’Alto Adige nei settori energia, tecnologie alpine, prodotti alimentari, mobilità, benessere, film ed economia della creatività. Per questo ci si è rivolti direttamente ad aziende innovative. L’Alto Adige deve ovviamente prestare attenzione alle sue aziende locali, ma anche le nuove imprese che la BLS porta nel nostro territorio con questa strategia sono importanti e fanno del bene alla Provincia. Rafforzano la nostra competitività e portano posti di lavoro qualificati, visibilità, investimenti e entrate per le casse provinciali. Questo è evidente osservando i dati sui posti di lavoro già realizzati. Le 63 aziende provenienti da fuori Provincia hanno creato 340 nuovi posti di lavoro. Le 39 aziende altoatesine che sono state insediate offrono invece complessivamente 1.667 posti di lavoro: non si tratta di nuove occupazioni, ma di posizioni che sono state mantenute anche grazie a questo nuovo investimento delle aziende. L’Alto Adige deve porsi sugli stessi orizzonti delle migliori location economiche per quanto riguarda gli obiettivi per i nuovi insediamenti, pur non essendo in competizione diretta con i paesi confinanti. BLS parla a tutti coloro che vogliono essere attivi in Italia, quindi sia ad aziende tedesche che vogliono inserirsi nel mercato italiano, sia a giovani imprenditori italiani che cercano per il proprio progetto l’habitat ideale. Possiamo contare su argomentazioni molto convincenti, dalla pressione fiscale più bassa d’Italia grazie alla riduzione dell’IRAP a programmi di sviluppo di altissimo livello, passando per il plurilinguismo e per il fatto che, oltre a tutto questo, grazie alla BLS le aziende possono contare su un partner di riferimento decisamente competente in loco.

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