Aufrufe
vor 6 Jahren

Alta Qualità Alpina Dolomites 2013

  • Text
  • Dolomites
  • Alpina
  • Siusi
  • Gardena
  • Anni
  • Ospiti
  • Cucina
  • Ogni
  • Bernardi
  • Sempre
  • Radius

26

26 06/2013 alpina dolomites alpina dolomites 06/2013 27 realizzare un nuovo hotel a quattro stelle, per passare poi a un quattro stelle S (superior). La fase iniziale della progettazione è durata dal 2002 al 2005. Ottenuta la concessione dalla commissione edilizia, i lavori sono iniziati il 24 aprile 2006. Conto alla rovescia Nel 2008 sono stati scelti e definiti i materiali, le forme e le caratteristiche della terrazza, della zona wellness e della struttura circolare collegata sotterraneamente all’hotel. Questa fase è stata importante per definire quale sarebbe stata la categoria finale dell’hotel. Nel 2009 la Alois Schweigkofler & Co. decise di vendere alla Gardena Dolomites srl. Da questo momento in poi l’architetto De Biasi ha avuto come interlocutori due albergatori della competenza di Hugo e Cinzia Bernardi, i quali avevano idee molto chiare soprattutto sulla ripartizione e sulla definizione degli spazi interni: il futuro hotel avrebbe dovuto riunire, in ogni suo settore, il comfort di un hotel di lusso e una funzionalità ottimale. “Grazie a una coibentazione ottimale e alla possibilità del recupero energetico, che per un edificio di tali dimensioni è di grande importanza”, spiega ancora De Biasi, “l’Alpina Dolomites è una struttura energeticamente sostenibile, conforme alla certificazione CasaClima B.” Le disposizioni del Comune riguardavano soprattutto i materiali impiegati e la costruzione di una piccola dependance separata accessibile a tutti per l’après-ski. Dal Parco naturale a Compatsch Tutto è iniziato con un albergo situato all’interno del Parco naturale dello Sciliar e un terreno edificabile nella zona urbanizzata di Compatsch, alle soglie del più vasto altopiano d’Europa, l’Alpe di Siusi. Nel 2001, infatti, l’impresa edile Alois Schweigkofler & Co. aveva commissionato allo Studio M. De Biasi & K. Comploi il progetto di demolizione del vecchio albergo Dialer e la costruzione di un nuovo albergo a Compatsch: uno spostamento di cubatura che avrebbe favorito l’area protetta del Parco naturale.L’idea iniziale era di Un vero lavoro d’équipe Hugo e Cinzia Bernardi hanno chiamato a far parte del team di lavoro anche altri professionisti del settore: l’architetto Gerhard Tauber, l’interior designer Wilma Agostini e lo Studio Michaeler & Partner. È iniziata così l’ultima fase dei lavori, caratterizzata da tempi molto stretti, in cui tutti hanno dato il massimo di sé in stretta collaborazione. Il risultato finale, agli occhi di De Biasi, colpisce soprattutto per la novità e la freschezza del linguaggio architettonico e per la purezza di linee. “A causa delle sue dimensioni, l’hotel ha un forte impatto visivo, ma si inserisce bene nel contesto semi-urbanizzato di Compatsch e nella grandiosità del parco naturale circostante.” La funzionalità della struttura è stata sperimentata e confermata anche dai primi ospiti che al termine del soggiorno si sono detti più che entusiasti. L’architetto si dichiara ampiamente soddisfatto del suo lavoro: realizzare un progetto di tale importanza è molto appagante e giustifica tutti gli sforzi compiuti. Una grande sfida Non rustico ma neppure ultramoderno, ben inserito nel paesaggio nonostante le grandi dimensioni, CasaClima B, accogliente e funzionale, da realizzarsi nel tempo record di 15 mesi: insomma, un compito non facile per l’architetto Gerhard Tauber, che ha rilevato il progetto Alpina Dolomites dallo Studio De Biasi & Comploi. Radius: Non aveva paura di un simile incarico, apparentemente “impossibile”? Gerhard Tauber: No, stranamente no. Solo un grande desiderio di cimentarmici e, soprattutto, di raggiungere l’obiettivo. Radius: Con questo incarico Hugo Bernardi ha dimostrato di avere grande fiducia in Lei. Lo conosceva da precedenti lavori? G. Tauber: No, un amico comune gli ha fatto il mio nome. Non ci eravamo mai incontrati prima; è stato proprio questo che ha reso così speciale questo incarico. Ci siamo capiti al volo sin dal primo momento, senza che ci fosse bisogno di lunghe spiegazioni: la stessa lunghezza d’onda e una grande empatia. Bernardi è – devo proprio dirlo – il committente ideale: sa esattamente che cosa vuole ed è un vero professionista del settore. Però ha anche avuto il coraggio di accettare le mie proposte. Radius: Lei ha iniziato i lavori nell’agosto 2009. Una corsa contro il tempo? G. Tauber: Sì, nel vero senso della parola. Ovviamente i requisiti urbanistici c’erano già tutti, perché erano stati ottenuti negli anni precedenti dallo Studio De Biasi & Comploi per il precedente committente e proprietario del fondo, la ditta Schweigkofler. Eppure, è stata veramente una grande sfida. Senza la presenza costante del committente e senza la grande professionalità di tutte le figure coinvolte, dell’impresa edile, degli installatori, dei falegnami, ecc., organizzati e guidati dallo Studio Michaeler & Partner, non ce l’avremmo mai fatta. Lo sviluppo, la progettazione e la realizzazione di questo progetto sono stati straordinari, e ne è valsa la pena. Credo – non senza un certo orgoglio – di poter affermare che l’Alpina Dolomites è oggi uno dei primi hotel dell’Alto Adige. Radius: Un progetto enorme che ha coinvolto molte persone… G. Tauber: In certi momenti abbiamo avuto più di 200 artigiani al lavoro contemporaneamente, si immagini... Ci voleva veramente una pianificazione perfetta e, soprattutto, una visione d’insieme completa, perché altrimenti tutto sarebbe andato a rotoli. Radius: Ha avuto già esperienza di questo genere di lavoro? G. Tauber: Non proprio. In precedenza avevo lavorato molto a Vienna e a Graz: uffici, case monofamiliari, ville, arredamenti. Radius: Rimarrà nel settore degli hotel anche in futuro? G. Tauber: Questo incarico ha sicuramente aperto al mio Studio un nuovo campo d’azione. Devo dire che a seguito di questo progetto ho già ricevuto altri incarichi.

© 2017 Weinbergweg 7 | 39100 Bozen | MwSt.-Nr.: IT00853870210 | Tel. 0471 081 561 | Fax 0471 081 569 | info@mediaradius.it